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recensione

Dalla collaborazione tra Numinas ( Krohm), Death (Drawn & Quartered) e Nihilist (ex Abazagorath), nascono i Vetus Obscurum, band statunitense incazzata nera con la cristianità che risale addirittura al 1995, si è sciolta l’anno seguente senza lasciare traccia, per poi riformarsi nel 2008. Il genere proposto è manco a dirlo un black metal piuttosto grezzo e tradizionalista e il background musicale degli interpreti chiamati in causa non lascia molti dubbi in merito. “Blood Revelation” è il debutto dei nostri pur non trattandosi di un vero e proprio full-leight dal momento che è composto da soli quattro pezzi per una mezzora scarsa di musica. Il sound dei Vetus Obscurum non brilla certo per originalità, puntando oltretutto su una registrazione volutamente spartana per risaltare al meglio la crudezza della proposta. Le canzoni sono tendenzialmente giocate su ritmiche indemoniate denotando in questo senso una certa piattezza compositiva, ciò nonostante non mancano elementi a favore del trio statunitense. Ad esempio la presenza di due vocalist differenti (Death e Nihilist per l’appunto), garantisce un minimo di varietà nelle linee vocali, ma sono soprattutto le sinistre melodie sviluppate dalle chitarre a creare quel clima oscuro e diabolico che troverà più di un estimatore tra gli appassionati del genere.

Recensione di Teospire

tracklist

1. Vetus Obscurum
2. The Omen from the East
3. Antidote to Humanity
4. Blood Revelations