VII sigillo in studio per i True Metallers Sacred Steel che, vi assicuro, mi ha spiazzato, poiché, anche da fan, non credevo che arrivassero a tanto!
Nel senso che, ho sempre adorato il loro modo di essere “Tamarri” e “Defenders”, sparare il loro Power/Speed epico ed oltranzista in faccia a chiunque non creda più possibile che un certo tipo di Musica esista ancora, cosa che comunque continuano a fare con “Carnage Victory”, solo che il quipresente disco è più blasfemo, più Doom, più “ragionato”, più tutto insomma...
Più blasfemo perchè Gerrit P. Mutz e compagni ci vanno giù pesante con la chiesa e la sua bieca ottusità, basta scorrere le lyrics di “Broken Rites” o la successiva “Crosses Stained With Blood”,
più Doom come nel ritornello della title track oppure nella mistica “Cerimonial Magician Of The Left Hand Path” (frutto anche dell'inaspettato ritorno dei Dawn Of Winter?), e più “ragionato”, perchè accanto alle celeberrime sfuriate come la conclusiva “By Vengeance And Hatred We Ride”, troviamo anche passaggi più melodici e ariosi, esempio ne sia “Skeleton Key” ed il suo “orecchiabile” refrain...
Ben inteso che parole come “melodico”, “arioso” e “ragionato” vanno filtrate con il Sacred Steel sound, concentrato di rabbioso ed evocativo Power/Epic esclusivamente 80's con il consueto sgraziato vociare di un ispiratissimo e teutonicissimo (nell'inflessione!) Herr Mutz, quindi, nessuna ansia per i fans di lunga data!
Spero che queste poche righe vi abbiano invogliato all'ascolto di quasi un'ora di Heavy Metal senza traccia di fronzoli e trends vari ma, ottimamente concepito ed eseguito, al contrario se la descrizione fornita non vi sconfinfera poco male... L'Acciao Sacro mieterà altre vittime!!!
Recensione di Alessio Aondio
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