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Taramis - "Stretch Of The Imagination" (My Graveyard Productions/***)

Line up:

Shane “Joel” Southby - voce
George Larin - chitarra
Evan Harris - basso
Dave Browne - batteria
 

voto:

8
 

recensione

Come detto nella recensione di “Queen of Thieves”, debut album dei Taramis, la My Graveyard ha rispolverato in toto il catalogo della band di Melbourne, Australia.
Infatti “Stretch of the Imagination” è il secondo e, ahimè, ultimo full lenght del quintetto, uscito forse con qualche anno di ritardo (1991), per farsi apprezzare appieno dal già stracarico panorama dell' US Power, dato che l'impronta musicale della band è assolutamente “statunitense”.
In ogni caso, la sostanziale differenza con l'esordio in studio, è che i Taramis si rivelano ben più rocciosi e possenti in questa release, tralasciando qualche elemento Epic, presente appunto in “Queen of Thieves”, questo solo per dare le coordinate di questo disco, che,comunque, qualitativamente si assesta sui livelli del predecessore.
Infatti la splendida ed evocativa ugola di “Joel” Southby, questa volta, ci porta attraverso i meandri della psiche umana, come evincibile dai tasti di “Dreaming”, “Diceman” o ancora “Behind these Eyes”, pezzi intricati ma assolutamente mai noiosi, che sottolineano di nuovo le doti di songwriters del combo australiano.
Rispetto al primo album, il chitarrista Craig Robertson non è più della partita, ma, il sostituto George Larin non fa affatto rimpiangere questo avvicendamento, capace com'è di passaggi tecnici e potenti, nonchè di solos ad effetto ma estremamente calzanti. Quindi, se avete apprezzato “Queen of Thieves”, non avrete nulla da temere dal presente “Stretch...”, anzi vi incazzerete a morte, come me del resto, non comprendendo come una band del genere, che unisce grande tecnica (date un ascolto alla funkeggiante “Jigaboo Boogie”!) e gusto musicale sopraffino, possa essere così sconosciuta, quindi grazie ancora a chi ha pensato bene di ridare lustro ad un'opera come il secondo Taramis, album che nobilita l'Heavy Metal.
P.S. Anche qui, troverete ben tre bonus, di ottimo livello tra l'altro e addirittura un videoclip dell'opener track “Dreaming”, oltre che un booklet completo di testi, foto e quant'altro, quando si dice far le cose per bene...

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Dreaming
  2. Diceman
  3. Maze of Glory
  4. Another Tomorrow
  5. Behind these Eyes
  6. Jigaboo Boogie
  7. Lonely Star
  8. Delayed Reaction
  9. Changes (bonus track)
  10. Never (bonus track)
  11. Defying Imaginery (bonus track)
  12. Dreaming (videoclip)

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