Ogni volta, sono obbligato a lodare la My Graveyard Productions, non che mi dispiaccia, anzi, però sembra quasi che io sia un impiegato della suddetta etichetta, dati gli attestati di stima, immancabilmente tributati a Giuliano Mazzardi, N° 1 della casa discografica bresciana.
Quindi, anche nel caso di “Hoka Hey”, pieno merito a coloro che si sono prodigati per rendere disponibile, nel 2009, sugli scaffali dei negozi, un disco uscito giusto vent'anni or sono.
Questo era il terzo full a nome Sabotage, qui riproposto con due stupende bonus e un booklet completo ed esauriente, oltre all'album in sè, vera gemma di Metallo tricolore, della cosiddetta N.W.O.I.H.M.
Si, poiché le nove canzoni che compongono l'album sono letteralmente una più bella dell'altra, basti ascoltare la rasoiata di “Hot Zone”, con il suo riffing assassino e le screams imprendibili di Morby, seguita dalla più meditata e triste “Swindle”, brano carico di pathos, anticipatore della title track “Hoka Hey”, grido di battaglia degli indiani Sioux, qui ovviamente proposto in chiave Heavy Metal.
Proseguiamo con “I believed”, lento in stile Queensrÿche, grazie all'interpretazione da pelle d'oca di Morby, e il tappeto iniziale ricamato dalla sei corde di Andy Fois, per chi scrive semplicemente IL chitarrista H.M. (e non solo) italiano per eccellenza...
Anche la cover di “Paranoid” è degna di menzione, grazie al tocco personale che il quartetto toscano impone alla song Sabbathiana, utile a staccare un po' prima delle tirate “I will sing” e “It's time”, nelle quali fa la sua porca figura anche l'accoppiata dei fratelli Caroli, sempre incisivi nel tenere alto il ritmo dei pezzi.
Indimenticabile la successiva “Joy 'n' Sorrow”, canzone che parla di sogni mai realizzati, con un ritornello semplicemente unico, chiude “Anguish”, ennesima cavalcata metallica interpretata alla grande dai Sabotage.
Parlando delle due “Tracce omaggio”, se “The Price”, si rivela scanzonata e ritmata, ma comunque godibile, “Welcome” è invece l'ennesimo esempio di superiorità di questa grande band di casa nostra, data la furia intensa del pezzo stesso!
Per concludere, l'unica cosa storta di questo immenso album è la registrazione, abbastanza scadente, ma del resto non si può avere tutto nella vita no?
Se vi piace l'Heavy Metal, vi piaceranno per forza anche i Sabotage, provare per credere!
Recensione di Alessio Aondio
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