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elenco recensioni

Tim Ripper Owens - "Play My Game" (Steamhammer/SPV/Audioglobe)

Line up:

Tim "Ripper" Owens: voce
Bob Kulick: chitarra
John Comprix: chitarra
Craig Goldy: chitarra
Jeff Loomis: chitarra
Mike Callahan: chitarra
Steve Stevens: chitarra
Carlos Cavazo: chitarra
Michael Wilton: chitarra
Doug Aldrich: chitarra
Neil Zaza: chitarra
Chris Caffery: chitarra
Rudy Sarzo: basso
James Lomenzo: basso
Dennis Hayes: basso
Billy Sheenan: basso
David Ellefson: basso
Tony Franklin: basso
Marco Mendoza: basso
Simon Wright: batteria
Brett Chassen: batteria
Ray Luzier: batteria
Bobby Jarzombek: batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

Tim "Ripper" Owens, il curriculum del quale, farebbe impallidire milioni di cantanti, ha deciso di buttarsi sull'omonimo progetto solista, accompagnato da fior fiore di musicisti Heavy Metal, propondendo infatti Heavy americano, ovvero quello che li riesce meglio dai tempi di "Heart of a Killer" album sensazionale a nome Winters Bane.
Parlando del presente invece, bisogna ammettere che un cantante che ha militato nei Judas Priest, Iced Earth e con Yngwie Malmsteen, potrebbe avere la pancia piena di una così fulminea gloria, che in meno di dieci anni lo ha portato da essere un (eccezionale) singer sconosciuto a fare tour mondiali, per giunta con la sua band preferita, il Prete di Birminghan ovviamente.
Non è così per mr. Owens, che nelle 12 tracce che compongono "Play my game", dimostra ancora la sua ecletticità, passando dalla triste opener "Starting over", alla mid tempo "Believe" fino ad arrivare a "The cover up", con un lancinante solo di Jeff Loomis e le screaming vocals tipiche di Ripper... e questa è solo la tripletta iniziale!
L' Heavy suonato dalla banda messa in piedi dal singer dell' Ohio è comunque al passo coi tempi, sia a livello di registrazione (potente e cristallina) tanto quanto in alcune soluzioni ritmiche, che altro non sono che il miscuglio dei pregi dei vari, blasonati componenti, sentire "No good goodbyes" per credere.
Presumo che Ripper si sia tolto più di una soddisfazione (e magari anche qualche sassolino) incidendo un disco tutto suo, a braccetto con nomi fondamentali del panorama Heavy, cito (per gusto personale) Michael Wilton, Bobby Jarzombek e Chris Caffery, tanto per far capire che Tim ha preteso solo il meglio per il suo solo project.
Il bello che, anche con una pletora di personalissimi musicisti, Owens è riuscito a non snaturare mai il suo sound, essendo sempre e solo US Metal, con un'aggiunta di una buona dose melodica, portata in dote da molti degli interpreti di questo album.
Ma le sorprese non finiscono qui, anzi, vi rimando per qualche delucidazione all'intervista fatta a Ripper da Holy Metal (siamo nell'era della pubblicità, perdonatemi...), tour e formazione della band in primis!
In definitiva un gran bel disco di sano Heavy Metal, ben suonato e superbamente interpretato da Tim "Ripper" Owens, NON soltanto l'ex cantate di... ma un Cantante (con la C maiuscola) e basta, giocate il suo gioco e non ve ne pentirete!!!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. Starting Over
  2. Believe
  3. The Cover Up
  4. Pick Yourself Up
  5. It Is Me
  6. No Good Goodbyes
  7. The World Is Blind
  8. To Live Again
  9. The Light
  10. Play My Game
  11. Death Race
  12. The Shadows Are Alive

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