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recensione

Non si può certo dire che i Furor Gallico non abbiano di che ispirarsi, rifacendosi alla storia ed alla mitologia celtica, quella però tipica delle terre del nord Italia, hanno la possibilità di attingere da numerose leggende ed avvenimenti realmente accaduti.
Questo demo in particolare ci presenta una formazione con le idee già piuttosto chiare, sin dalle prime note di "The Gods Have Returned", song dedicata al ritorno alle radici pagane, risulta ovvia l'intenzione di voler trovare un giusto compromesso tra heavy metal e musica folk.
I numerosi strumenti utilizzati da ben otto musicisti (ebbene si anche la voce è uno strumento che lo si voglia o no) non fanno che confermare questa tesi, violino, arpa, bouzuki ne sono solo alcuni esempi.
La band è ancora giovane, attiva solamente dal 2007 ma, in un lasso di tempo relativamente breve, è già riuscita a creare una bozza di quello che in futuro sarà il sound di riconoscimento della band.
Lo si denota dal modo in cui Laura suona il violino, Becky l'arpa e anche da come Pagan modula la sua voce, utilizzando a piacere scream e growl e aiutato dal chitarrista Ste per le backing vocals.
"390 b.c.the Glorius Dawn" è solo un demo autoprodotto, con tutti i limiti di produzione che spesso questo comporta. Speriamo che le quattro tracce che lo compongono possano in futuro trovare il meritato spazio su un album ufficiale.
Per il momento godiamoci la genuinità dei questa pagan folk metal band di casa nostra.

Recensione di Paolo Manzi

tracklist

1. The Gods have Returned
2. La Caccia Morta
3. Cathubodva
4. Medhelan