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recensione

Le apparenze ingannano, direttamente dalla Polonia, patria di parecchie formazioni estreme, arrivano questi Chain Reaction, formazione che con l’estremo ha ben poco a che fare, il sound proposto è infatti un post thrash-groove ispirato da grandi nomi quali i leggendari Pantera o i più recenti Machine Head, aggiungeteci una spruzzatina di Darkane ed ecco che avete inquadrato il sound dei polacchi.
In realtà “Vicious Circe” è gia stato pubblicato in precedenza, per precisare nel 2007, ma non ebbe un forte successo principalmente a causa della scarsa distribuzione curata dalla band in persona. Due anni dopo, forti del contratto con la Kolony Records, questi ragazzi hanno l’opportunità di calamitarsi qualche attenzione anche fuori dal territorio nazionale, occasione abbastanza sprecata. Come avrete già capito musicalmente parlando non troverete nulla di nuovo in questo disco, nonostante questo, consiglio comunque un ascolto non troppo impegnativo per lasciarsi catturare dalle ritmiche accattivanti proposte dalla coppia d’asce, autrice di riff buoni e decisi che possiamo trovare in pezzi come “Everlasting Fear”, “Worlds of War” e la successiva “Values”, a parer mio unici episodi degni di essere citati all’interno dell’album. La pecca dei Chain Reaction è volere strafare, notevole è infatti l’impacciatura nella seconda parte dell’ascolto, dove non si capisce bene che tipo di strada vogliano prendere le composizioni, creando una sensazione di confusione che sicuramente non piacerà molto all’ascoltatore, sarebbe meglio puntare su cose più semplici ma d’impatto, almeno per ora. Insomma un disco da ascoltare con poche pretese, dispiace dirlo ma dopo massimo due ascolti finirà sullo scaffale a prendere polvere.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

1. Intro
2. Everlasting fear
3. Worlds of war
4. Values
5. Inner struggle
6. Slave
7. Disbelief
8. Phantom life
9. Stark reality
10. Freedom
11. Strong words