Secondo full lenght per i romani Strength Approach ed il loro Hard Core/Punk di scuola americana, che guarda con veemenza alle bands che hanno fatto la storia del genere, vedi Minor Threat su tutte.
15 pezzi 15, tirati quando serve e più cadenzati e punkeggianti all'occorrenza, brani nei quali è sprigionata tutta la rabbia della quale il gruppo è capace, basti sentire l'incazzoso screaming del singer Alex per capire che i testi, orientati sul sociale, sono anch'esse lame taglienti scagliate verso i "malcapitati" ascoltatori.
Vi do un paio di titoli tanto per capire come e cosa trattano gli Strength Approach, "It's not pessimistic, just realistic" oppure ancora "We are the guilty", sono schiaffoni indirizzati a tutto ciò che fa incazzare il quintetto, dalla società attuale alle banalità quotidiane, il tutto condito in salsa H.C. si intende.
La durata massima delle tracks, come di consueto, non supera quasi mai i 2 minuti, anzi, spesso ne restano sotto, ma tanto basta per bistrattare le nostre orecchie, sia nei momenti più aggressivi, che in quelli un attimo "melodici", come in "Die alone".
Dando un'occhiata al my space della band, mi sono imbattuto in una notizia che di sicuro avrà reso gli Stength Approach orgogliosi come non mai, cioè che i ragazzi capitolini saranno impegnati in un tour europeo con i prime movers Cro Mags ma, soprattutto, andranno negli States, la patria dell' Hard Core a mettere a ferro e fuoco un pò di palchi americani!
Questo "dettaglio", che sicuramente è concesso ad un numero limitatissimo di bands in italia, fa capire che gli Strength sono l'elitè nel loro genere, nel nostro paese e non solo, e questo "All the plans we made are going to fail ", a dispetto del titolo disfattista, è qui a confermarlo...
Recensione di Alessio Aondio
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