Probabilmente leggendo questa recensione vi renderete conto che parole del genere sono già state dette tante volte, forse troppe, ma d’altronde non è colpa di chi scrive se un’ondata di band deathcore ha spopolato nel mercato musicale metal negli ultimi tempi, gli Anima sono l’ennesimo tassello di questo puzzle destinato a non finire mai visto che i tasselli sono del tutto identici.
I giovani tedeschi propongono un album scontatissimo, banale e privo di ogni personalità che in parecchi tratti vi ricorderà i ben più noti e meritevoli The Black Dahlia Murder e in altri le sfuriate abominevoli dei Cannibal Corpse, qui però suonate in modo da rendere più facilitato l’ascolto a quei poveracci che come me si dovranno subire questa roba per 33 minuti (e meno male che dura cosi poco). Dalla sua parte “The Daily Grind” ha però una produzione ottima, quindi per chi non ha molte pretese e si accontenta di un dischetto da due soldi potrebbe anche lasciarsi prendere dai riff potenti proposti dal duo di chitarre, unico vero punto forte della line up.
Il roster della Metal Blade è composto da altre band del genere nettamente più valide, quindi ingiustificato anche il fatto di mettere questa formazione sotto contratto da parte dell’etichetta americana, ma d’altronde ognuno è libero di fare ciò che crede opportuno.
Anima non ci siamo, ci rivediamo alla vostra prossima uscita discografica.
Recensione di Thomas Ciapponi
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.