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recensione

Chi l'ha detto che nel nostro genere il cantato in italiano è un elemento da evitare? Chi pensa che per fare rock made in italy si debba per forza suonare come i Negrita o compagnia ammosciante? A smentire queste e altre dicerie, ci pensano i Sutuana, giovane band (ma con già all'attivo la release del 2007 "Porco giochi") dell' hinterland mantovano.
I ragazzi, partiti come cover band di Ozzy, Bon Jovi e vari mostri sacri dell' Hard Rock, hanno confezionato un (auto)prodotto pieno di calda passione, tipicamente "latina", dove, il punto di forza sono proprio le vocals in italiano, interpretate dal buon Diego Boschini, dalla voce che ricorda vagamente quanto di buono fatto da Renga ai tempi di "2020 speedball", dei Timoria di 15 anni fa.
Allora lasciamoci trasportare dalle emozioni che la band lombarda sa regalarci, con brani più ritmati come l'opener "Roccia", "Urlo", o ancora "Il mietitore", pezzi supportati da robusti riffs di chitarra scaturiti dalla sei corde del preparato Lorenzo Zagni, autore della quasi totalità delle musiche di questo "Perdutamente...".
I Sutuana, però sono un gruppo che non trascura mai la melodia, una melodia intrisa di tristezza, che ben si accompagna ai testi, per la verità un pò criptici ma, sempre e comunque ad effetto, esempio ne sono tracce quali "Bisogno di un senso", "Perdutamente sola", con un trascinante ritornello e, non ultima la ballad senza titolo posta come ghost track.
Che dire di più, forse che i pezzi che mi hanno convinto di meno sono, guarda caso, quelli cantati in inglese, come "Hush" dei Deep Purple, forse perchè coverizzata da chiunque, e la volutamente aggressiva "Faith (no more)", mentre "Pain Hymn" si rivela semplice ma ben strutturata. I migliori auguri al quartetto mantovano, specie di trovare un'etichetta che sappia valorizzare i loro sforzi (manca proprio una produzione più "professionale"), che ci hanno rivelato come godere della melodia, senza banalità ed in modo fin troppo serio...

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. Roccia
2. Non son torpore
3. X non pensar
4. Urlo
5. Sembra facile
6. Il mietitore
7. Bisogno di un senso
8. Perdutamente sol
9. Faith (no more)
10. Mandami una cartolina
11. Hush
12. Pain hymn
13. Bisogno di un senso (reprise)