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recensione

Se vi è possibile immaginare che i Metallica (la Thrash band, non il gruppo attuale che non è più capace di scrivere una bella canzone indipendentemente da che genere si tratti), siano tedeschi, avete intuito il genere proposto dai Mantic Ritual, giovane quartetto da Pittsburgh, Pennsylvania.
Si, perchè questi ragazzi suonano un Thrash/Speed immerso negli 80's, pagando doveroso tributo ai maestri teutonici, tipo primi Kreator o Destruction e compagnia bella, ma, riescono a buttarci dentro una "melodia" dal sapore Metallica (primi due dischi), grazie soprattutto alle vocals di Dan Wetmore, che sui pezzi più cadenzati, ricorda l'ugola adolescenziale di un Hetfield pre-rockstar.
Questi Mantic Ritual, che tra parentesi avevano già inciso "Executioner" sotto il monicker di Meltdown, poi abbandonato per svariate omonimie, fondendo questi due tipi di Thrash, hanno dato vita ad una miscela esplosiva, condensata in quasi un'ora di musica che non fa assolutamente prigionieri.
Songs più tirate come "Executioner", "Panic" o ancora "Thrashatonement" si commentano da sole, bastano i rispettivi titoli, brani nei quali il gruppo pesta sodo ma non va mai fuori giri, grazie alla buona preparazione tecnica e alla ruvida ma potentissima registrazione.
I giovanotti però, danno il meglio nelle canzoni più cadenzate, nelle quali appunto, è viva l'ispirazione per "Kill 'em all/Ride the lightning", esempi ne sono le più variegate, per quanto riguarda le ritmiche, "Black tar sin" o ancora "Double the blood", utili per capire il livello di songwriting che la band già possiede al proprio esordio.
C'è spazio anche per una cover vitaminizzata di "Blackout", pezzo che non toglie e non aggiunge nulla a questo massacro old-style, massacro che si chiude con "Next attack", sicuramente composta dopo svariati ascolti di "Seek & destroy", tanto è evidente l'associazione con il classico dei Four Horsemen.
Senz'altro buonissimo esordio per i Mantic Ritual, che avranno modo di evolversi ulteriormente, rendendo il loro sound più personale, intendendo staccandosi un pò dal Metallica sound, giusto per non venire tacciati di "clonismo" dai maligni, solo un pò dicevo, anche perchè altrimenti non sarebbe più Thrash, per il momento godiamoci il nuovo "Executioner", con relativo headbanging contro il muro!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. One by one
2. Executioner
3. Black tar sin
4. Death and destruction
5. Murdered to death
6. Souls
7. Panic
8. Double the blood
9. Blackout
10. Thrashatonement
11. By the cemetery
12. Next attack