Poco dopo la notizia di un imminente scioglimento giunge per i Nocte Obducta il momento del commiato col pubblico rappresentato da quello che dovrebbe essere salvo ripensamenti futuri l’ultimo disco della carriera. La band tedesca arriva con questo impronunciabile “Sequenzen Einer Wanderung” a quota otto dischi in studio e conferma l’ineluttabile processo evolutivo che l’ha vista coinvolta sin dagli esordi. Partendo da premesse black metal infatti il sestetto originario di Mainz ha saputo nel corso degli anni allargare il proprio spettro compositivo sino a giungere ai lavori criptici e progressivi degli ultimi anni. “Sequenzen Einer Wanderung” è disco molto complesso e ricco di sfumature dove i richiami ad un black metal primordiale sono ancorati a poche sfuriate e ad una scelta sonora che evidenzia le caratteristiche chitarre “zanzara” e la gran cassa “fustinata”. I brani che compongono il disco, soltanto due, ma interminabili, prediligono strutture tutt’altro che canoniche palesando quella vena progressiva di cui sopra. Fondamentali poi nell’economia del sound risultano i pacati inserti elettronici e i costanti contributi ambient in grado di incrementare lo spessore di certe atmosfere misantropiche assai tipiche della band. Con questo disco vi imbatterete in un viaggio affascinante ma altresì difficoltoso da seguire sino in fondo, le canzoni lasciano mal volentieri appigli alla quale aggrapparsi tanto più che sono praticamente assenti le parti vocali, relegate a rari inserti recitati oltretutto in tedesco. I Nocte Obducta si congedano con coerenza ed un disco tutto sommato ispirato, tuttavia riservato ad una stretta cerchia di menti aperte.
Recensione di Teospire
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.