Tornano nei negozi i Coronatus, la band tedesca che l’anno scorso si era presentata sulla scena gothic metal con Lux Noctis. Porta Oscura , questo il titolo del nuovo disco, non si sposta dalle basi che aveva gettato l’album precedente, gothic metal dei più classici e apprezzati.
I Coronatus propongono un platter che vede grandiose orchestrazioni liriche accompagnate da chitarre elettriche e batteria: come da anni stanno già facendo Nightwish, Wintin Temptation e Epica.
Per tutti i gruppi gothic il principale punto di forza sta nella voce delle cantanti (in questo caso sono due Carmen R. Schafer e Ada Flechtner) e questo i Coronatus ce l’hanno di sicuro: la voce di entrambe è davvero pulita e perfetta, i loro duetti, inoltre, si intrecciano benissimo con la colonna lirica disegnata da Fabian Merkt.
Il vero problema di questo album è che oltre le quattro righe precedenti, non c’è molto altro da dire, le canzoni sono tutte simili tra loro, stessa velocità, stessa atmosfera, stesso livello di liricità e soprattutto non si staccano mai dai canoni del genere. I suoni sono davvero puliti e il mixaggio è perfetto ma alla lunga i 13 pezzi di cui è composto l’album si mischiano fra loro senza che una canzone brilli in particolare. Comunque, se andate pazzi per la versione di “Over the Hills and Far Away” dei Nightwish, probabilmente ascolterete questo cd fino a consumarlo.
Porta Obscura, anche seppur con tutti i problemi riportati sopra, presenta nella seconda parte, da “Mein Herz” in avanti, delle canzoni non nel classico inglese ma nel più duro tedesco, che, seppur non sia proprio una rivoluzione, fa almeno tendere l’orecchio per ascoltare meglio… cosa che prima non era mai successa.
Insomma, Porta Oscura non ha alcun difetto se non quello di essere un prodotto standard in un mercato saturo, però se uno vuole approcciarsi al gothic metal questo è sicuramente un album che racchiude tutto ciò che serve a farvelo conoscere!
Recensione di Tommaso Bonetti
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