Ritorna quel pazzo di Al Jourgensen, e questa volta lo fa con il suo side project, i Revolting Cocks (nome che la dice gran lunga). Chi ama Al e lo ha seguito per tutti questi anni saprà per certo a cosa si andrà incontro, prima con i Ministry e poi appunto con questo suo progetto, il tuttofare di El Paso ha instaurato un rapporto con la musica come nessun altro nel campo ha mai fatto, maniaco della sperimentazione elettronica e delle sonorità industrial, predicatore satirico della politica e a suo modo anche un gran romanticone, a concludere il tutto ci si aggiunge un briciolo di pazzia, elemento fondamentale per la sua carriera. Questi elementi e soprattutto l’ultimo sono un perfetto cocktail per spiegare in parole povere cosa ci propone questo “Sex-O Olympic-O”, album che non si discosta molto dai lavori passati dei Revolting, proponendoci un rock lavorato maniacalmente sul piano della programmazione elettronica. Come al solito le composizioni allegre prendono il sopravvento su tutto, e da tracce spensierate come “HookerBot3000” si và invece a pezzi più cibernetici come “Red Parrot”, la suggestiva “Robo Banditos” dove c’è spazio anche per un po’ di messicano, o ancora la veloce “Cousins”, cavallo di battaglia dell’album a parer mio.
Insomma un prodotto che fila via liscio come l’olio, che non diverrà sicuramente ricordato da molti ma che vi regalerà un esilarante mezz’ora di buon umore e industrial targato Jourgensen.
Recensione di Thomas Ciapponi
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