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Closer - "A Darker Kind Of Salvation" (Pulverised Records/***)

Line up:

Andreas Melberg - Vocals
Per Bergquist - guitars
Jonas Skoog - guitars
Johannes Olsson - Bass
 

voto:

6,5
 

recensione

Non so bene come funzionino queste cose, ma visto che i Closer esistono già e sono una band dei Paesi Bassi che fa indie pop acustico (non me ne vogliate ma non ho voluto approfondire ulteriormente sul sound di questa band), insomma, penso che i Closer svedesi che hanno composto “A Darker Kind Of Salvation” dovranno presto cambiare nome…
Magari diventeranno i Closer of Fire (o i Closer of Steel)… ma questa è un’altra storia…
Comunque più che del loro nome siamo qui per parlare della loro musica. I Closer, sono una band svedese giovanissima, la cui età media è di appena 21 anni. Il sound si avvicina pesantemente al melodic death metal di un’altra band svedese, i più conosciuti In Flames. Tra la distorsione delle chitarre e la voce filtrata di Andreas (ndr, anche il cantante degli In Flames si chiama così, ma io sto parlando di quello di Closer, quelli svedesi non quelli dei Paesi Bassi), insomma, il paragone con la band di Gothenburg è davvero immediato.
Il disco che non dura neanche 40 minuti, si apre con col bel riff articolato di “Chaos Internal” che fa subito capire verso quale genere è orientata questa band, soprattutto quando, poco dopo, entra la voce filtrata di Andreas Melberg. Anche il secondo brano, “It Dwells In Darkness”, parte molto bene e si articolerebbe anche meglio, peccato però per il continuo richiamo alle sonorità degli In Flames che appesantiscono con un “già sentito” tutta la canzone. Va meglio con la terza traccia, più spinta delle precedenti dove il buon lavoro di Per Bergquist alle chitarre renderà questa canzone uno dei cavalli di battaglia durante i loro concerti. “Open Your Eyes” è invece, molto più ritmata, e con qualche esternazione funky, esternazioni comunque sempre annegatae nel death metal. Il brano meglio riuscito del disco è “Caressing The Insane” autentica perla che alterna parti tiratissime a parti più tecniche in una miscela davvero ben riuscita. A Darker Kind Of Salvation continua sugli stessi toni fino a chiudersi con “Shelter From It”, molto più progressiva di tutto il resto dell’album. Può essere che i Closer stiano andando in questa direzione per scostarsi dall’ombra degli In Flames?
In conclusione, A Darker Kind Of Salvation, è un bell’album la cui vera pecca è di essere un po’ troppo corto… la qualità dei musicisti c’è ed è indubbia, ora bisogna vedere se riusciranno a trovare un sound personale più convincente ed accattivante.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. Chaos internal
  2. It dwells in darkness
  3. A darker kind of salvation
  4. Open your eyes
  5. What am I
  6. Caressing the insane
  7. Places of pain
  8. This hate
  9. Hell is where the heart is
  10. Shelter from it

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