"Thirst", ovvero il nuovo pargolo dei teutonici Tankard, composto da 10 tracce di autentico thrash metal che si potrebbe ancora definire old school se non fosse per una produzione più pulita.
Il disco è in linea con quanto proposto dall'act di Francoforte negli ultimi anni, vedi vari The Beauty and the Beer...
Mentre le liriche abbracciano le tematiche più svariate la musica rimane, la stessa stantia ed inconfondibile marchiata Tankard sia nel suono che nel cantato del mitico Gerre.
Le varie "Octane Warriors", "Stay Thirsty!" o "Echoes of Fear", attuali ma anche passate ci ripropongono una versione dei Tankard già conosciuta per un disco che non esplora, e aggiungiamo per fortuna, nulla di nuovo.
I Tankard vanno bene così, nessuno si aspetta nessun cambiamento, e a chi ama le chitarre veloci, la batteria a martello e la voce al vetriolo questo disco non può non piacere.
Per tutti gli altri, no non c'è Mastercard, ma comunque rimane una miriade di dischi vecchi e nuovi dei più disparati generi.
Recensione di Paolo Manzi
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