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Metal Church - "This Present Wasteland " (SPV/Steamhammer/Audioglobr)

Line up:

Ronny Munroe - voce
Kurdt Vanderhoof - chitarra
Rick Van Zandt - chitarra
Steve Unger - basso
Jeff Plate - batteria
 

voto:

7
 

recensione

A due anni dall'ultimo lavoro "A light in the dark", esce il nono album in studio dei gloriosi Metal Church, storica power metal band da Seattle, Washington.
Lo stile, come al solito, non cambia di una virgola quindi, chi li ha apprezzati o amati durante la loro carriera, troverà pane per i suoi denti nell'ascoltare il classico trademark della band, ovvero quel tipo di Heavy Metal roccioso e molto potente nato negli States durante gli 80's.
Si parte molto bene con la veloce e mai banale "The company of sorrow", brano che subito esalta le capacità vocali del buon Ronny Munroe, alla terza release con la band, si va avanti con "The perfect crime" bel pezzo cadenzato che richiama molto ( e non e' l'unico ), anche grazie alle vocals, ciò che di buono è stato fatto da mr. Bruce Dickinson in veste solista.
L'influenza dell' "Air raid siren" inglese, ritorna subito nella successiva "Deeds of a dead soul", altro brano mid tempos prima della sfuriata "Meet your maker", che sostenuta da un bel riff circolare del leader Kurdt Vanderhoof ci riporta di colpo a pezzi storici dei Church come la splendida "Ton of bricks".
Anche se c'è stata l'ennesima defezione tra le fila della band, infatti il veterano chitarrista Jay Raynolds ( ex Malice) ha abdicato, devo dire che per tutta la durata del disco, sia, ovviamente Vanderhoof che il nuovo arrivato Van Zandt, non fanno rimpiangere l'importante perdita alle sei corde.
Anche la successiva "Monster" è introdotta da un classico riff alla Metal Church, stile riconoscibile tra mille, per l'ennesimo bel esempio di power americano, così come la seguente e marziale "Crawling to extinction", oppure la riflessiva (ma non troppo) "A war never won".
Poi è il momento del brano che mi ha forse colpito di più ( insieme a "Meet your maker" ), ovvero "Mass hysteria" , altro pezzo tirato ma con un refrain che si stamperà a fuoco nel vostro cervello dal primo ascolto, pezzo sicuramente adatto per essere eseguito on stage.
Con "Breathe again" ritornano le influenze maideniane, basti sentire vocals e riff nel ritornello, per capire che buon sangue non mente; l'album invece è concluso dalla bella "Congregation", pezzo che tra rallentamenti arpeggiati e ripartenze sostenute, è l'esempio perfetto di brano strutturato alla Metal Church.
Che dire, a dispetto della presenza incombente di Bruce Dickinson in alcuni brani dell'album, i nuovi Metal Church, capitanati da Kurdt Vanderhoof (unico membro originale rimasto), sono ancora in forma smagliante, tanto per ribadire per l'ennesima volta che quando la passione per il VERO Metal brucia ancora, i risultati non possono che essere soddisfacenti, ora speriamo solo che arrivino presto a trovarci su qualche palco...

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

  1. In The Company Of Sorrow
  2. Perfect Crime
  3. Deeds Of A Dead Soul
  4. Meet Your Maker
  5. Monster
  6. Crawling To Extinction
  7. War Never Won
  8. Mass Hysteria
  9. Breathe Again
  10. Congregation

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