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Sinphonia - "The Divine Disharmony" (Lucretia Records/Self)

Line up:

Monika Pedersen - vocals
Peter Jensen - keyboard
Thor Jeppesen - bass
Dennis Buhl - drums
Henrik Rangstrup - guitars
 

voto:

6
 

recensione

Dopo una lunga attesa è finalmente uscito il nuovo concept album dei Sinphonia, la band danese autrice dell’ottimo “When the Tides Breaks”. Difficile dare una precisa collocazione stilistica di quest'album, “The Divine Disharmony” presenta un'elaborata miscela tra gli standard e le nuove tendenze del metal progressivo. In questo nuovo cd la band prosegue nella sperimentazione gothic-prog che contraddistingue le ultime canzoni del loro precedente lavoro. La voce della cantante lirica Monika Pedersen rivela un forte incremento tecnico-stilistico rispetto all'album d'esordio. In alcuni br ani come la title-track o “A Sceptre of Dust”, però, il continuo cambio di tonalità, i gorgheggi e i contro tempi della voce tendono ad appesantire le avvolgenti atmosfere di questo concept che rivisita la Divina Commedia in chiave fantasy. Bella “The Essence of Desire” sempre giocata sulle atmosfere plumbee che contraddistinguono lo stile caratteristico della band. Per riuscire a rendere queste ambientazioni, la sezione ritmica dei Sinphonia è, sotto questo profilo, sconcertante, in pochi secondi si capisce il grado preparazione tecnica ed è sicuro che questi ragazzi non temano il difficile confronto con band più affermate od osannate della scena prog. Non è solo la preparazione tecnica, però, a far grande una band. I Sinphonia, forse, non devono lasciarsi prendere troppo la mano nello sfoggiare la loro classe, come in “Within a Script”, un minimo di velocità o qualche passaggio meno complesso la renderebbe sicuramente una grande canzone. Il miglior brano di questo album è sicuramente “My Will is Windom” dove riaffiorano le splendide melodie intrecciate e cambievoli dello scorso album. Per concludere, pur essendo troppo confusionario, il concept dei danesi riesce comunque ad esprimere delle ottime idee e a mettere in luce una band molto preparata (soprattutto per quanto riguarda l’eccelso chitarrista Henrick Rangstrup) che avrà molto da dire nei prossimi album per i quali avranno accumulato già un po’ di esperienza.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. Prologue
  2. The reflective and the sleepers
  3. A spectre of dust
  4. Disclosure
  5. The essence of desire
  6. Strength of the static sight
  7. Within a script
  8. My will is wisdom
  9. The divine disharmony
  10. Epilogue

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