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recensione

Si tratta di una compilation che gli amanti del metal classico sicuramente apprezzeranno perchè oltre una buona qualità audio, la compilation vanta cinque validi gruppi italiani meritevoli di essere conosciuti tra gli amanti del genere, la cui storia e foto sono racchiuse nel booklet, rigorosamente in italiano. Realizzata dalla SG Records, racchiude tre canzoni per ognuna delle band, in ordine: Jackal, Mercuria, Midnightstorm, Nightglow ed infine Perpetual Fire.
La compilation si apre con "The long March of The Living Dead", un frizzante pezzo dei napoletani Jackal, rigorosamente heavy metal che prepara l'ascoltatore ad altri due pezzi dello stesso genere, "O.D.C" e "Fire Still Burns". Il secondo gruppo, i Mercuria, fa notare il netto passaggio dalla terza alla quarta canzone grazie a un suono molto curato, con tastierone e voce tipicamente progressive (sullo stile Symphony X) di "A Question Of Our Time", particolarità anche delle due successive canzoni, "Closing My Eyes" e "I Promise". Soffermarsi su quest'ultima è d'obbligo perchè si tratta di una ballad dalle sonorità molto dolci e da un'interpretazione nostalgica del cantante.
E' ora la volta dei Midnightstorm: raffinato il primo pezzo "Sirenia" in cui sono presenti anche momenti orchestrali, energica e combattiva "Warcry" in cui anche il cantato si fa più graffiante e più particolareggiata "Odyssey" che dopo un intro dal sapore dolce dei vecchi carillon, esplode in tipiche sonorità epiche. A questo punto fanno la loro apparizione i romagnoli Nightglow che si fanno subito notare con "Damnation" per via delle loro chitarre taglienti e proseguono a dar prova di qualità con la potente "Gods of Fate" ed infine con "Welcome to Hell", puramente power. Giungono infine i Perpetual Fire con "Say Goodbye", pezzo dal suono corposo e d'impatto con notevoli chitarre e successivamente "Cold Rain", più lenta ma intensa e la tagliente "Alien", canzone che chiude la compilation.
Un consiglio: se non vi ritenete veri amanti dei generi citati, lasciate pure perdere.

Recensione di Cristina Alexandris

tracklist

1. ***