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Astarte Syriaca - "Darkened Light" (Lost Sound Records /Gatti Promotion)

Line up:

Valentino Moser - vocals
Andrea Neri - guitars
Marco Polizzi - bass
Alessio Brancati - drums
Alessio Contorni - keyboards
 

voto:

7,5
 

recensione

Sentir parlare di prog metal oramai a qualcuno può aver stufato, ad altri può aver dato la nausea e invece ad una parte può aver fatto infinitamente piacere. Bene l’album che sto per andare a recensire ha tutte le carte in regola per avvicinare queste diverse opinioni e far si che si accomunino per sostenere quello che potrà diventare uno dei più innovativi e originali gruppi progressive metal della nostra penisola.
Il legame che gli Astarte Syriaca hanno con la loro musica è notevolmente elevato, la loro storia nasce a Roma nel 2003 dove per quattro anni si esibiscono nei locali della capitale e non solo, dove propongono pezzi propri e cover ben elaborate portandoli così a suscitare un grosso interesse dalla Lost Sound Records che decide di dare un’opportunità a questi ragazzi.
Da qui nasce “Darkened Light”, album che oltre a vantare di una ottima produzione può contare sulla forte vena compositiva di chi ha sfornato i nove bellissimi pezzi che lo vanno a comporre.
Mettiamo un attimo da parte le solite immancabili influenze Dream Theateriane e andiamo invece a focalizzarci sulla forte matrice rock che hanno i nostri, fin dalle prime battute infatti si percepisce quel gradevole suono degli Yes, quelle tastiere che hanno caratterizzato la loro carriera sembrano materializzarsi magicamente in questo album, senza contare poi i riff chitarristici della leggendaria scuola Deep Purple che diventano quasi un’ossessione per tutta la durata dell’ascolto. Sembra che a questi Astarte Syriaca non manca davvero nulla nel loro debutto, delle influenze storiche, alla voce incredibilmente espressiva di Valentino che passa da momenti di collera a attimi di pura riflessività e disperazione o dai pezzi cantati in italiano (o recitati se parliamo di “Sole Ombre”) fino agli assoli magistrali in alcuni tratti anche eccessivamente lunghi.
Progster assaltate questo album!! Per il resto del pubblico il mio consiglio è quello di darci un ascolto, potreste trovarvi veramente contenti per una volta di avere un album di questo genere complesso e particolare.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Inthrough The Light
  2. Approaching Light
  3. In Silence
  4. Dreaming
  5. Nevermore
  6. Sole Ombre
  7. Earth Spirit
  8. Northwind
  9. Profumi d’Armonia

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