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recensione

I Bioscrape sono una band nata a Biella nel 2006, i suoi quattro componenti sono riusciti a creare un sound personale partendo dalle basi che hanno gettato già da anni band come Pantera, Marilyn Manson, Slipknot e Korn ma riuscendo a elaborare in maniera autonoma la musica ereditata da questi mostri sacri.
Il disco si apre con “Level 7”, un pezzo al limite del death che trova forza soprattutto nella chitarra distortissima e nella voce di Sandro davvero potente. Il basso di Marco apre, invece, “Souls Eater” un pezzo molto tecnico con pesanti influenze industrial che può ricordare a tratti alcune sonorità utilizzate anche dai primi Fear Factory, con questo pezzo si può facilmente prevedere del gran headbagging durante i loro concerti.
Marilyn Manson è invece il principale punto di riferimento in “Empty Day”, una canzone inquietante che tinge tutto con atmosfere cupe degne dei peggiori festini a sfondo sadomaso. Il disco si chiude infine con un pezzo molto duro intitolato “Insanity”, qui si può ascoltare un misto tra rozzi Korn e sudici Machine Head che da vita a una composizione imprevedibile e sicuramente interessante.
I Bioscrabe sono in conclusione un’ottima realtà che è riuscita a crearsi uno stile personale assolutamente non etichettabile in alcun modo e ancora aperto a qualunque evoluzione, questa band ha la creatività e le capacità tecniche per far parlare dì se ancora a lungo, ora aspetteremo un album completo.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

1. Level 7
2. Souls Eater
3. Empty Day
4. Discipline of Hate
5. Insanity