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recensione

Terzo disco per la superband messa in piedi dal factotum Nick van Dyk,dietro il microfono infatti possiamo apprezzare l'ugola del mitico singer dei Fates Warning:Ray Adler,per non parlare della grande ascia Bernie Versailles targata Agent Steel.Il lavoro in questione e' sicuramente un fulgido esmpio di quello che,grazie soprattutto ai Dream Theater,e' diventato il prog-metal statunitense e non solo.Quindi spazio si a dei bei riffoni pesanti ma,conditi da un gran senso della melodia (merito della presenza costante della tastiera) e da una tecnica sopraffina,come nell'opener "the suffocating silence".E' palese che nel momento in cui ci si avvale di guest star del calibro di Adler,Versailles(e in passato anche di Mark Zonder,Michael Romeo solo per citarne alcuni)i risultati non possono essere che positivi,percio' le canzoni uscite dalla penna di van Dick sono perfette per il phatos drammatico e sottile che il timbro di Ray riesce a comunicare.Il rischio ahime' dei gruppi classificabili come prog-metal e' sempre quello di risultare noiosi complice magari pezzi troppo prolissi e "meditativi",rischio evitato alla grande dai REDEMPTION che,tengono ben presente una parte del loro genere:il METAL appunto (basti dare un'ascoltata a "the death of faith and reason" per rendersene conto).Senza dubbio un album per gli amanti di questo tipo di metal,un prodotto che senz'altro non brilla per originalita',ma che sicuramente ci regala un'ora di fine ed elegante prog-metal.Un plauso anche alla foto in copertina,perfetta per questo disco nei suoi punti meditativi...ma sentendo questo cd non credo che nessuno si possa disperare come il soggetto della fotografia!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. The Suffocating Silence
2. Bleed Me Dry
3. The Death Of Faith & Reason
4. Memory
5. The Origins Of Ruin
6. Man Of Glass
7. Blind My Eyes
8. Used To Be
9. Fall On You