Gli austriaci profeti di Satana sono tornati alla ribalta con un nuovo, malvagio, oscurissimo album! Dopo il parziale flop di Pestapokalypse VI, che era nulla di più di un esercizio di stile, e dopo un cambio di line-up che ha visto l’introduzione del nuovo bassista Serpenth, questo nuovo lavoro, dall’eloquente titolo Bondage Goat Zombie, segna la definitiva ripresa dei Belphegor, in un continuum logico con il noto Lucifer Incestus. La musica è cambiata, sempre malvagia e violenta, ma con un’aggiunta di melodia nient’affatto scontata, che contribuisce ad ammorbidire alcuni toni ma al contempo a rendere l’ascolto assolutamente piacevole nonostante Helmuth gridi alle vostre orecchie, ora in growl ora in scream, ogni genere di malvagità inneggiando a Satana. L’eroe dell’album? Naturalmente un “malvagio” per eccellenza, il marchese De Sade, le cui perversità vengono coniugate musicalmente con la devozione all’oscuro signore, creando brani di sicuro effetto come “Stigma Diabolicum”, “Justine: Soaked in Blood”, un chiaro riferimento all’eroina del romanzo di De Sade, che inneggia alla malvagità e all’inutilità della virtù, per passare poi ai lamenti femminili nel brano quasi erotico “Sexdictator Lucifer”, alla maestosa “Shred For Satan”, e alla splendida “The Sukkubus Lustrate”.
Difficile scegliere tra la rosa di brani un preferito, l’ascolto procede accattivante e ogni pezzo presenta una sua peculiarità e una sua propria melodia, in modo tale da tenere alta l’attenzione.
Insomma, un concentrato di oscurità e malvagità all’insegna del black/death che proprio i Belphegor ci hanno insegnato ad amare e sul quale pare abbiano ancora molto da dire.
Consigliatissimo!!!
Sito web: www.belphegor.at
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Recensione di Tiziana Ferro
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