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Skanners - "The Serial Healer" (My Graveyard Production/Masterpiece)

Line up:

Claudio Pisoni – Voce
Fabio Tenca – Chitarra
Renato Olivari – Basso
Walter Unterhauser – Chitarra
Christian Kranauer – Batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

Gli italiani Skanners arrivano in questo 2008 con il loro nuovo album, il sesto per la precisione, contando il live, e le attese, anche se lunghe, non sono state deluse a quanto pare. “The Serial Healer” è un album molto heavy, diretto e suonato bene, che mostra tutta l’esperienza e la classe di una band attiva fin dal 1982, che ha saputo evolvere il suono mantenendo sempre le sue radici ben piantate nel metallo più classico.
Apertura affidata a “Soul Finder”, con la sua energia, una carica di metallo con chitarre dal suono ammodernato ma senza esagerare, che ci fa sentire il cantante Claudio Pisoni in grande forma nell’interpretazione, sia nei convincenti ritornelli e cori che nel gran finale. Viaggio diretto negli anni ’80 con “Welcome To Hell”, che con il suo riffing serrato e gli strumenti ben coadiuvati tra loro, credo che non mancherà di mietere le sue vittime in sede live. Si passa poi a “To Die Is Not Forever”, brano con un anima molto Skanners, ma anche molto melodico e hard rock, con il suo bel ritornello corale che fa presa nell’ascoltatore.
“The 17th Victim” arriva con una pigiata sull’acceleratore grazie al buon drumming di Christian Kranauer e al grande lavoro chitarristico di Fabio Tenca e Walter Unterhauser, senza dimenticare anche qui l’ottima prova vocale di Claudio Pisoni e le ritmiche al absso di Renato Olivari. La seguente ed heavy Iron Horse ci ricorda ancora le origini della band col suo drumming potente, accompagnandoci a strada spianata fino a “The Serial Healer”, la titletrack dell’album, con il suo inizio molto melodico, che ci porta alle sue parti corali efficaci e ben riuscite, un brano che, pur non essendo tirato come i precedenti, risulta essere una buona canzone molto hard rock orientata e matura.
Ecco poi giungere “The Dream” brano lento e melodico, con tinte intimistiche e oscure, molto intenso. Un attimo di respiro prima della mazzata di “Flash Razor”, scagliata direttamente con la sua velocità e potenza sull’ascoltatore, con il drumming di Christian Kranauer protagonista dall’inizio alla fine. “Beyound Darkness” è un altro brano molto energico, con echi sempre dal passato della band e una strizzatine d’occhio alla scena teutonica di quel periodo, con grandi cori da urlare a squarciagola e un grande lavoro di tutta la band. Chiusura infine con “Immortalità”, brano acustico dove Claudio Pisoni dopo tutto il disco si lascia riposare, in una performance sicuramente intensa, malinconica e dolce, per suggellare un disco ben ruscito.
Heavy metal suonato col cuore, con passione, con un occhio al futuro, ma senza dimenticare il proprio passato, che rimane ben radicato. Magari manca la “superhit”, però rimane comunque un disco piacevole ed efficace, che si fa ascoltare in tutta la sua interezza.

Recensione di Marco “Mac” Brambilla

tracklist

  1. Soul Finder
  2. Welcome To Hell
  3. To Die Is Not Forever
  4. The 17th Victim
  5. Iron Horse
  6. The Serial Healer
  7. The Dream
  8. Flash Razor
  9. Beyond Darkness
  10. Immortality
  11. The Serial Healer Report (Bonus Video Track)

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