Tra le tante realtà black metal che pullulano nella zona piemontese, mai avevo sentito parlare dei Natassievila. Fondata nel 2004 da ex-membri di Nefarium ed Adversam, non pubblica alcun demo, ma va diretta al sodo realizzando subito questo "Iter Lethalis", edito dalla Dark Horizon Records.
Un album, di sole sei canzoni, forse potrebbe essere catalogato cone mini-CD, che però riesce a trasmettere delle buone sensazioni: canzoni discretamente complesse, ottima padronanaza degli strumenti ed eccellente lavoro di Katharos dietro al microfono con la sua voce "spettrale". Ma ahimè è recente la notizia del suo abbandono per motivi personali.
Inizialmente i Natassievila erano nati con l'intento di fondere il dark ambient con il black metal, ma poi col tempo e l'ingresso nella line-up di Negatium Corporis al basso e del già citato Katharos alla voce, il sound del combo torinese volge verso il black metal old-school: difficile quindi essere originali in un genere così "normale". Invece proprio l'originalità è una delle caratteristiche che fuoriescono da "Iter Lethalis", già dall'opener Spectre's Realm. Le influenze del black svedese si fanno comunque sentire, Marduk e Setherial su tutti, ma qua e là fuoriescono riff thrash (alla Nifelheim) che risucchiano l'attenzione.
Nonostante la produzione non sia delle migliori, i Natassievila si guadagnano una promozione con l'augurio di trovare un degno sostituto di Katharos e di uscire dall'underground più oscuro.
Recensione di Dimitri Borellini
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