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recensione

Album d'esordio di questa giovane band newyorkese formatasi solo 4 anni or sono. Il gruppo propone un misto di hardcore vecchia scuola-riffoni punkeggianti e intermezzi moderni sul genere metal core. Bisogna premettere che questo "sundowning" scorre abbastanza fluido e la durata (solo mezz'oretta di cd) aumenta la sua fruibilità, purtroppo il five-piece di Long Island ha un limite molto evidente ovvero un cantante monocorde che per tutta la durata delle canzoni sbraita tanto se accompagnato da una fucilata hardcore quanto da un arpeggio melodico... un'altra cosa che non ho apprezzato molto del disco in questione è questo voler passare in rassegna più generi, forse per farsi apprezzare da una più ampia gamma di fan? In ogni caso ci sono anche parecchi punti di forza in quest'album,vedi la buona tecnica dei componenti e la registrazione molto curata che non toglie nulla in aggressività alla band. In definitiva un esordio convincente di questi ragazzi di NY che sicuramente strada facendo potranno correggere le pecche citate, abbandonando questa tendenza a cercare di essere originali per forza magari sterzando su un più canonico HC (la cui presenza da veramente un tocco old-school all'album),so che a breve usciranno con il secondo full-lenght, li apetterò al varco,per adesso amanti del genere e non, godetevi questo Sundowning!

Recensione di Alessio Aondio

tracklist

1. Retrospect
2. Prelude (Again)
3. Here Come The Rains
4. Permanence
5. 4/8/05
6. The Polygraph Cheaters
7. Deliver Me
8. The Absentee Ballot
9. Broken Teeth
10. 8/27/05
11. Procession Commence
12. Nobody Leaves Without Singing The Blues
13. Epilogue