Ogni tanto non mi spiace tornare a recensire qualche disco di metal estremo… certo se i dischi che mi capitano sono come quelli di questo quintetto svedese… beh, ne facevo anche a meno!
Per l’amore degli Dei, non è un brutto disco ma è semplicemente mediocre!
Niente di nuovo: inizio in stile primi Katatonia per poi lanciarsi in un trash con influenze black e death… Spesso mi fanno venire in mente gli inglesi Cerebral Fix (che band!!!)… ma per il resto è solo “tutto già sentito”…
Certo bisogna dare atto che la band è attiva dal 1992 e fa dischi dal 1999, quindi non sono dei novellini… però, non so, non mi convincono…
Ho passato una settimana a letto causa influenza e quindi questo disco l’ho sentito molto bene e… non mi ha lasciato nulla! Probabilmente è una band che dal vivo riesce a dare il suo meglio ma su disco risulta piatta e noiosa…
Per quanto riguarda la produzione: nessuno chiede sempre la perfezione e seppure non sia registrato/prodotto male, non è possibile avere dischi con errori di tempo palesi!!
Punto di forza della band rimane il singer Mathias (uno dei fondatori del combo) che sforna una buona prova. Fra le canzoni segnalo “Ballade of Death” (con un inizio molto Fade to Black dei Metallica che furono…) e “Born to Hate”. Ridicola la psuedo ghost song che dopo averti fatto attendere per quasi 3 minuti di silenzio ti fracassa i timpani (e non solo!) con un giro di basso in loop… tremendo e inutile!!
Insomma un disco (che dura solo 34 minuti, fortunatamente... così non si ha il tempo vero e proprio di annoiarsi nel sentirlo…) che ha un discreto livello, che non ha punti alti o bassi evidenti ma che francamente consiglio solo ai veri amanti del genere… avanti il prossimo!!
Recensione di RIG
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