I The Wake sono una band della provincia est di Milano, delle mie parti.
Fondati nei primi mesi del 2005 dal bassista Matteo Belloni e dal cantante Helios Ingrassano, la formazione si va a completare poi con Riccardo Rebughini e Gianluca Semeraro alle chitarre e Federico De Zani alla batteria.
Tra gennaio e febbraio del 2006 viene registrato questo promo, “Cumbersome”, nei Mezzanima Studio di Arcore.
La proposta musicale del combo risulta essere un Death Melodico e tecnico di stampo scandinavo, ispirato da band come Edge of Sanity, Dark Tranquillity, Opeth, Sacrilege, Paradise Lost, Hypocrisy e influenzato dalle ispirazioni musicali dei membri della band, che vanno appunto dal Death, al Doom, al Rock, Jazz, Fusion, Progressive etc..
Il brano d’apertura, “The Bleakest Side”, mette subito in luce le capacità compositive e tecnice del gruppo, con una sezione ritmica davvero articolata e tastiere che fanno da fondo a delle parti vocali a tratti evocative ed a tratti più aggressive, mentre le chitarre si intrecciano in riff ed assoli di qualità.
Stesso discorso posso farlo con la seguente “The Zenith Distance”, che prosegue il discorso intrapreso con il brano precedente, confermando l’ottima sezione ritmica, il riffing e le parti vocali, continuando a mettere in mostra la vena tecnica dei nostri.
“Muse of a Frail Destiny” spazia invece su lidi più melodici ed intimisti, lasciando da aprte per certi versi la violenza delle precedenti, per accompagnare l’ascoltatore in un viaggio musicale che è l’intreccio delle chitarre e della tastiera, affascinante e malinconico.
Si arriva quindi sul finale con la conclusiva “Fatal Devourer Of A Mortal Farewell”, col suo valido songrwriting, i soliti ottimi intrecci chitarristici e buona varietà vocale, con screaming, growl e parti pulite, dove appare anche qualche influenza di black melodico; un bel brano, che non fa altro che confermare l’ottima impressione avuta durante tutto l’ascolto.
In fondo si può trovare una specie di traccia nascosta, una specie di scherzo, che non aggiunge ne toglie niente al prodotto.
Concludendo, qui ci troviamo davanti a una band con idee valide, classe e capacità tecniche non da poco, da tenere d’occhio e su cui puntare per il futuro, bravi, auguro buone cose per il futuro.
Contatti:
www.thewakerz.com
www.myspace.com/thewakerz
Recensione di Marco "Mac" Brambilla
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