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Fall Of Dusk - "Bless The Martyr" (Autoprodotto/***)

Line up:

David Brown – voce
Jason Fetter – chitarre
Craig Burton – chitarre
Clint Pickett – batteria
 

voto:

7,5
 

recensione

E’ sempre un grandissimo piacere poter recensire gruppi underground provenienti dall’estero, per poter confrontare le diverse realtà nazionali (anche facendo paragoni), e perché è ovviamente una soddisfazione sapere che il nostro portale è conosciuto anche fuori dall’Italia. In particolare, se andiamo davvero molto oltre i confini dell’Italia, più precisamente nell’Indiana (U.S.A.), ove, nel 2003, si sono formati i Fall Of Dusk, sulla carta band death/thrash metal.
Dico “sulla carta” perché, in realtà, la musica dei nostri è incredibilmente variegata, e la sua analisi mi ha richiesto diversi ascolti: nonostante una qualità di registrazione non proprio eccellente, quello che salta subito all’orecchio è l’attitudine dimostrata dai cinque americani, il modo in cui padroneggiano ogni tonalità e la fanno propria, quasi giocandoci. Perfino la voce sperimenta diversi tipi di cantato nel corso dell’ascolto, passando dallo scream al cantato normale fino al growl, così come i ritmi variano dal velocissimo thrash al più lento death, sfiorando il grind.
L’album si apre con “Wither”, brano la cui intro lenta mi è entrata subito in testa, ed in cui il cantante David si esercita con uno scream a dire il vero non molto ben riuscito; anche il coro che segue da l’idea di una musica grezza, che ancora non ha trovato un suo equilibrio. Le cose cambiano con “Angels With Dead Face”, nella quale lo stile risulta più definito e i suoni distorti in qualche modo si aggiustano. Anche il cantato appare più sicuro, come dimostra anche la successiva “Bless the Martyr”, dal ritornello particolarmente accattivante e di indubbio effetto live. Intro dal sapore hard rock per “Damnation Follows”, in cui si viene parzialmente abbandonato lo scream per il growl, per arrivare a un’alternanza tra i due cantati nel ritornello, mentre le chitarre sfornano riff thrash. Scherzosa e molto old school è infine l’intro dell’ultimo brano, “Baptized in Blood”, dove ancora una volta è il growl a fare da padrone, e la velocità si spreca.
Mi auguro di non essere tacciata di esterofilia se dunque concludo con un commento un po’ provocatorio: certamente anche il contesto è influente, ma se i gruppi nostrani prendessero esempio dai Fall Of Dusk avremmo una scena musicale più fresca e variegata!

Sito web: www.myspace.com/fallxofxdusk

Recensione di Tiziana Ferro

tracklist

  1. Wither
  2. Angels with Dead Faces
  3. Bless the Martyr
  4. Damnation Follows
  5. Baptized in Blood

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