I Gotha sono un gruppo emergente della provincia di Ancona, l’anno scorso hanno registrato il loro primo demo dal titolo “Italian Trash Assault”.
Questo disco, della durata di appena 15 minuti, contiene delle tracce interessanti. Il loro sound non ha delle sonorità adatte al grande pubblico ma sicuramente piacerà chi di noi è più orientato verso sonorità post trash decisamente ruvide.
Il disco si apre con “The Darkest Sleep” che ricorda le sonorità dei primi Megadeth mischiate con Slipknot e Korn. Quello che colpisce di più è la versatilità della voce di Monacelli che riesce ad interpretare bene un genere solitamente complicato per i cantanti.
Renderà sicuramente meglio dal vivo “Thrashing soul”, la seconda traccia inizia con uno sporchissimo riff, che esce solo dalla cassa sinistra, per poi continuare con un violenta scarica di batteria e un roboante basso di supporto. Il riff centrale, dopo il primo ritornello, farà certo fare del gran headbagging a chi andrà a vedere questa band in concerto.
Tornano le sonorità Megadeth con l’apertura di “Wake up”, questo pezzo è sicuramente il più riuscito del demo, quello che più colpisce è il velocissimo tap-in che lancia l’inizio della parte cantata. La canzone evolve poi dal secco e ruvido trash a sonorità più elaborate e vicine al Numetal.
Italian Trash Assault si chiude col il brano “Welcome to my destruction”: decisamente il brano più sperimentale per la presenza nella line up delle tastiere di Lorenzo Diavola.
I Gotha sono una buona band che è certamente riuscita a creare un proprio sound non troppo legato a quello di altri gruppi, cosa assolutamente non facile nel trash metal. Però avendo a disposizione solo 15 minuti non si può giudicare una band in maniera esaustiva. I Gotha, per ora, hanno fatto una buona impressione, e di solito la prima è quella che conta.
Recensione di Tommaso Bonetti
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