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Lahmia - "An Eternal Memory" (Autoprodotto/***)

Line up:

Samuele Piacenti: Rhythm and acoustic guitars
Corrado Ciaccia: Basso
Fabio Cesarini: Drums and Percussion
Francesco Amenise: Lead and backing vocals
Flavio Gianello: Lead, rhythm and acoustic guitars
 

voto:

6,5
 

recensione

I Lahmia sono una band di Roma nata nel 2001 quando l’attuale batterista, Fabio Cesarini, decide, insieme a Corrado Ciaccia, il bassista, di formare un gruppo thrash metal fortemente influenzato da Metallica e Megadeth.
Queste influenze sono però ormai pressoché scomparse e sei anni di distanza i Lahmia presentano un demo fatto di tre canzoni dal titolo “An Eternal Memory” molto più orientato verso band come Sentenced e Anathema. Il genere che ha maggior influenza nel sound dei cinque romani è il death doom metal sporcato dalla cantato spesso growl del vocalist Francesco Amenise.
Le tracce di questo demo, seppur solo tre, sono tutte molto lunghe, la durata del disco è infatti di cerca ventidue minuti e già nella prima canzone “Total War” si possono trovare tutte le caratteristiche del sound dei Lamia. Il ritmo risulta spezzato in diverse parti alcune di queste sono molto tirate e violente altre, invece, risultano più rilassate e progressive, quasi al limite della ballata. Uno dei segni più evidenti di questi continui cambi di ritmo è la lunga suite arpeggiata al centro del brano. La seconda traccia “Crystal heart” è caratterizzata soprattutto dalla semplicità dell’impianto sinfonico, in molte parti rimangono isolati gli strumenti che possono così creare dei medley di collegamento tra le varie parti della canzone. Il brano di chiusura, “Winter’s Funeral” è una lunga e malinconica ballata che trova grinta nella parte centrale grazie a sonorità e ritmi molto vicini a quelli dei Sentenced.
I Lahmia hanno sviluppato un disco con poche canzoni che risultano però, a volte, troppo lunghe. Hanno una buona tecnica e hanno la capacità di riuscire a creare brani di ampio respiro. Nelle band normali non è affatto facile trovare queste caratteristiche e i Lahmia hanno, perciò, un grande potenziale: ora devono stare attenti a tenere più viva l’attenzione dell’ascoltatore e a fugare ogni strana sensazione di “già sentito”. Se con il loro primo full lenght riusciranno a superare questi problemi, assisteremo alla nascita di una grande band.

Recensione di Tommaso Bonetti

tracklist

  1. Total War
  2. Crystal Heart
  3. Winter's Funeral

Archivio Foto

 

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