La Massacre Records ci rimette al cospetto dei The Duskfall, gruppo di timbro death-melodic metal con tre album alle spalle che hanno impressionato poco i fans del genere, proponendo soliti brani-clone dei capobandiera del movimento scandinavo. Purtroppo anche questa ultima fatica non pare allontanarsi molto da questo stile, le influenze degli In Flames e At The Gates sono infatti ben individuabili, tranquillizzatevi pure perchè non sentirete nulla di nuovo salvo l'aggiunta di qualche sfumatura thrash puramente sullo stile degli ultimi album degli Hypocrisy
L'album parte in maniera discreta con "Paradises into Deserts" e "The Wheel and the Blacklight" caratterizzate dalla buona prestazione di Kai Jaakkola al microfono e dalla batteria possente di Oskar, per il resto l'album fila via abbastanza bene con riff melodici interessanti e apprezzabili ma che dopo qualche minuto già escono dalla testa, sia a causa della somiglianza palese con gruppi già nominati sia per l'avvicinamento eccessivo della voce di Kai a quella di Peter Tägtgren, ma anche per la struttura poco originale dei brani che partono tutti in maniera decisamente buona ma che poi dopo il primo minuto vanno a perdersi in un deserto di ripetizioni e annoiamenti.
Nonostante le note negative "The Dying Wonders Of The World" rimane comunque un album orecchiabile e degno di essere preso in considerazione per dare un'opportunità ai The Duskfall: ovviamente non ci troviamo davanti a un lavoro che verrà ricordato ma almeno possiamo sentire una buona evoluzione rispetto ai lavori di qualche anno fa.
Recensione di Thomas Ciapponi
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