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Avatar - "Schlacht" (Gain Records/Audioglobe)

Line up:

Johannes Michael Gustaf Eckerström – Vocals
John Alfredsson – Drums
Jonas Jarlsby - Guitars, Background Vocals
Henrik Sandelin – Bass
Simon Andersson – Guitars
 

voto:

7,5
 

recensione

Eccoli qua!! Ritornano a farci compagnia gli Avatar, gruppo di marchio Melodic Death Metal made in Göteborg che dopo il buon successo del loro primo album "Thoughts of no Tomorrow" decidono di giocare bene le proprie carte in vista del Tour che li vedrà affiancare niente di meno che gli Obituary. Come farsi perdere un occasione del genere? "Schlacht" è il risultato di questa furbata della band, dove ci viene proposta una tracklist molto varia e a parer mio ottima se suonata in sede live.
L'album non và oltre lo stile del primo, le possenti sonorità melodiche stile Dark Tranquillità-In Flames e compagnia bella sono oramai all'ordine del giorno e anche se alcuni brani ci presentano piccole rivoluzioni, se così possiamo chiamarle, come ad esempio in "All Hail the Queen", la dinamica musicale resta la stessa. La cosa che mi ha colpito è invece la facilità dell'ascolto di questo album, dove ci vengono proposti dei pezzi con una durata media di tre minuti, salvo la stupenda "Die With Me" altro pezzo a parer mio abbastanza rivoluzionario.
Non si possono trascurare i complimenti verso il batterista John Alfredsson, elemento fondamentale per il gruppo che dà quel tocco di classe a molti pezzi all'interno di questo album, che risulta fortemente influenzato anche dalla voce molto liscia e divertente di Johannes che ha tutte le carte in regola per diventare un buon singer della scena melodic death. Lo vediamo particolarmente in risalto nella già acclamata "Die With Me", nella titletrack "Schlacht" e in altri brani portanti come la buona "All Which is Black" influenzata anche dalle due ottime chitarre, e la discreta "As It Is" con sfumature cantate in clean vocals. Queste sue abilità vocali vanno a confermare la facilità dell'ascolto in precedenza citata.
Troviamo invece più potenti altri brani come le due tracce di chiusura "The End of Our Ride" e "Letters From Neverend", quest’ultima caratterizzata fra l'altro dalla presenza di Bjorn Gelotte, chitarrista degli In Flames, in veste di solo guest.
A chiudere il tutto, abbiamo la ciliegina sulla torta, ovvero dei bonus video all'interno dell'album in cui possiamo gustarci buona parte di concerto dei nostri "Avatar" nonchè delle interviste, davvero un'ottima idea per caratterizzare maggiormente "Schlacht": un album che consiglio ai fans del melodic death più moderno ma anche a quelli fermi agli anni '90, per vedere cosa sono in grado di fare i gruppi odierni della scena scandinava.

Recensione di Thomas Ciapponi

tracklist

  1. Schlacht
  2. Wildflower
  3. All Which Is Black
  4. 4 Am Breakdown
  5. As It Is
  6. All Hail The Queen
  7. When Your Darkest Hour Comes
  8. I Still Hate You
  9. One/One/One/Three
  10. Die With Me
  11. The End Of Our Ride
  12. Letters From Neverend

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