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KALEVALA: IF WE ONLY HAD A BRAIN



News inserita da: Paolo Manzi

5/15/2020

Dopo otto anni dal precedente studio album “There and back again” e sei dal doppio live video /audio “Tuoni, baleni, fulmini” (Marduk/Self) , attraversando due cambi di formazione, i Kalevala hms si ripresentano al pubblico con il loro quarto album ,

IF WE ONLY HAD A BRAIN quindici brani (11 originali e 4 cover ampiamente rimaneggiate) che sono una cronaca immaginaria delle catastrofi mondiali a venire e una celebrazione dei disastri della band, la quale si presenta ora con un violista /violinista a sostituire la fisarmonica , strumento che da quindici anni caratterizzava il loro sound.


Registrato a Maggio 2019 presso "Noise Studio” di Francesco Chiari (Parma) è nato un disco particolarmente corposo composto di ben 15 tracce, di cui 4 sono cover decisamente ri-arrangiate e personali tanto da acquistare lo status di brani originali. Masterizzato presso “La Maestà” di Giovanni Versari che ha lavorato con Muse - Diodato - Francesco Gabbani - Le Vibrazioni - Piero Pelù - Irene Grandi – Vinicio Capossela …


Song to sing in case of armageddon nasconde una formula per far ricominciare l’universo in caso di distruzione totale , mentre Victory is for suckers è una apologia rock’n’roll del fallimento. Dumbo alla parata nera ,ripescato dal classico dell’animazione Disney “Dumbo”, ha un testo italiano modificato in maniera radicale. Mickey Finn è quello che ci vuole nel non sequitur delle nostre esistenze: un cocktail nato per stordire, segue Cyberkampf che guida l’ascolto lungo una disastrosa rivoluzione cibernetica fino al suo apocalittico epilogo.

Dopo la scanzonata titletrack If we only had a brain , tratta da “The wizard of Oz (1939)”(anche qui con un testo completamente stravolto), è il turno di Die Moorsoldaten, un brano scritto dai prigionieri in un campo di concentramento nazista e diffuso segretamente anche all’estero qui in una triplice versione in tedesco, francese e italiano, cantata insieme al “Coro dei malfattori”, ospite in vari brani dell’album. Root Radioed è un comunicato radio rivolto alle frange ribelli di un futuro distopico , mentre Medusa inneggia ai naufraghi di tutti i tempi. No cheese=Blue Cheese è un divertissement in stile ’80, seguito da un brano semistrumentale , For the old world . La band ci ha abituati al recupero di gioielli della musica italiana, questa volta è il turno della folle e feroce Elettrochoc dei Matia Bazar.

Tra atmosfere d’Oltralpe e cori sontuosi, Les Peintres spedisce gli artisti nel cuore di una battaglia senza senso. Principessa , una cavalcata tra Morricone, metal e citazioni di Puccini porta dritta alla conclusione: Tribù, un brano in lingua italiana dal taglio epico che affronta il tema dei grandi movimenti migratori .


SONG TO SING IN CASE OF ARMAGEDDON * VICTORY IS FOR SUCKERS * DUMBO alla parata nera * MICKEY FINN * CYBERKAMPF * IF WE ONLY HAD A BRAIN * DIE MOORSOLDATEN * ROOT RADIOED * MEDUSA * NO CHEESE=BLUE CHEESE * FOR THE OLD WORLD * ELETTROCHOC * LES PEINTRES * PRINCIPESSA * TRIBÚ

BIO - I Kalevala hms sono sempre esistiti.

Hanno attraversato con incosciente ostinazione le epoche e i confini per giungere dove sono adesso. Hanno approfittato di ogni luogo ed esperienza per muoversi nell’ombra e saccheggiare impunemente tutto ciò che riluceva: il Rock anni ’70, la musica popolare, l’Heavy Metal, la canzone d’autore e qualunque altra preziosa suggestione richiamasse le loro intenzioni furtive.
I Kalevala hms hanno così dato origine a un sound al contempo evocativo e grezzo, immaginifico e potente, istintivo e cerebrale, e ad un rock costantemente stimolato da ispirazioni letterarie, cinematografiche e linguistiche differenti. Perfetto per coinvolgere il pubblico, disorientare i gendarmi e favorire la fuga nell’oscurità.
I Kalevala hms hanno assemblato uno spettacolo di grande impatto musicale e scenico, pagando il loro debito verso la tradizione folk, le storie di guerra, la science-fiction e tutte le vicende umane – reali o romanzate – che hanno donato loro un motivo, una curiosità, una nota musicale. Il nuovo show si muove dentro l’immaginario distopico di un prossimo futuro, aperto all’atmosfera oscura quanto all’ironia. Entrambe inesorabili.
Line up

Simone Casula : voce
Daniele Zoncheddu : chitarre
Dario Caradente : flauti
Enrico Cossu: viola /violino
Francesco Vignali: basso
Tommy Celletti: batteria


hanno partecipato all’album
Beatrice Marozza ** Coro dei Malfattori ** Ross Volta ** Jenny Lee ** Vincenzo Riccio

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