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Raising Fear

Line up:

Rob - Vocals
Yorick - Guitar
Alberto - Guitar
Frana - Bass
Cristian - Drums
www.raisingfear.com
 

Il metal italico ormai non ha più nulla da invidiare agli altri paesi, in questo periodo nascono moltissime band ed alcune di queste riescono ad emergere dalla scena underground. I Raising Fear sono al loro debut album "Mythos", che ha tutte le carte in regola per far conoscere la formazione nostrana sia dentro che fuori dai confini del nostro paese, sentiamo cosa ci racconta il frontman Rob:

Tommaso - Potreste presentarmi la band, formazione, come avete iniziato a suonare e perché?

ROB - Raising Fear nasce intorno al 2000, dall'incontro fortuito e, favorito anche dal buon Tony Mad, tra Yorick e Alberto Toniolo rispettivamente provenienti da due realtà musicali molto diverse: il primo con i suoi Helreidh (Mémoires 1998 e Fingerprints of the Gods nel 2001 per Underground Symphony) dediti a sonorità prog-sinfoniche e, il secondo, con i suoi War Trains votati alle vie più pesanti e tortuose del Metal Classico e del Thrash. Nonostante i background assolutamente opposti, il denominatore comune è stato, l’amore per il metal anni 80, per band come King Diamond, Annihilator, Grave Digger, Armored Saint e Angel Witch. Il primo materiale che hanno scritto insieme era molto interessante ed è servito da stimolo per concrettizare seriamente quello che, inizialmente era stata quasi una Jam. Successivamente si uniscono alla formazione Frana (bass), anche lui altra piccola perla nata in seno Helreidh e il buon Cristian Galimberti, motore ritmico dei War Trains. Come vedi ognuno di loro ha portato un po’ di se stesso alla nuova formazione. Per ultimo mi sono unito io e, anche qui il destino ci ha messo la mano. Io e Yorick ci conoscevamo perché compagni della scuderia di Underground Symphony, un giorno mi ha chiesto se me la sentivo di provare con la Band, ci siamo trovati in sintonia fin da subito, quindi la ricetta alchemica per Raising Fear era completa. Poco dopo, abbiamo registrato il Promo 2003 e da lì poi è seguito tutto il resto.

-Ora vi chiedo di presentarci il nuovo 'Mythos'. Quali pensate che siano le principali caratteristiche di questo disco?

In Mythos, abbiamo cercato di dipingere delle figure… come se l’ascoltatore stesse attraversando la galleria di un museo. Ognuna di queste figure racconta la propria storia, cercando attraverso la musica di trasmettere l’epicità o la drammaticità degli episodi in maniera evocativa… Tutti i brani contenuti nel nostro lavoro, si avvicinano al nostro modo di intendere Metal, dai cori di THORR e il suo incedere battagliero, alla cupa durezza oscura di CHARON, all'epicismo fantastico di MERLIN.. ognuno dei personaggi contenuti in MYTHOS rappresenta il Metal dei Raising Fear, onesto e sano Heavy Metal.

-Immagino crediate molto nel buon lavoro svolto, siete soddisfatti del risultato finale?

Personalmente siamo molto soddisfatti di come “mythos” è venuto, è esattamente quello che volevamo ottenere e, Dragonheart, stà facendo un lavoro promozionale incredibile, credo che sia po’ presto per poter trarre un bilancio definitivo. Finora le recensioni che il Promo dell’album ha ottenuto sono molto positive, vedremo se ai ragazzi piacerà, così come piace a noi.

-Quale tra i brani che avete composto diventerà per così dire 'il cavallo di battaglia'? c'è qualche pezzo al quale siete più legati? E perché?

Stiamo riscontrando dalle recensioni che, una delle song più apprezzate è Thorr, e indubbiamente è un pezzo molto rappresentativo del Sound dei RF, e contiene tutte le nostre caratteristiche, chiederci a quale pezzo siamo più legati, sarebbe come chiedere ad una madre quale sia il preferito dei suoi figli. Personalmente apprezzo molto Merlin, è il pezzo che contiene le caratteristiche che ricerco in una song.. Velocità, potenza e melodia.. ma questa è la mia opinione personale.

-Vi piace lavorare come una squadra o i pezzi vengono da uno spunto individuale? Come vi siete divisi i compiti durante le varie fasi di composizione?

RF è il risultato di un lavoro di squadra, e il nostro sound nel quale, si trovano le influenze più disparate che è il chiaro esempio. Essendo una band a matrice chitarristicha, è giocoforza che il motore con positivo della Band siano prevalentemente Alberto e Yorick, ma ogni brano nasce con l’apporto di tutti. Dei testi di Mythos, si è occupato Yorick, che è uno studioso di letteratura, abbiamo attinto per ogni personaggio, dalla bibliografia ufficiale, prevalentemente riportando gli originali, per non incorrere nell’errore di effettuare tradizioni di materiale già tradotto.

-Le vostre preferenze nel panorama hard e heavy attuale? altri generi musicali di vostro gusto?

Anche in questo siamo molto eterogenei, IO e Alberto abbiamo gusti abbastanza comuni, amiamo le band degli anni 80’ con preferenze al metal US, Metal Church, Jag Panzer, Nevermore. Yorick, è un fan preparatissimo dei Savatage, e Frana e Cristian sono dei Grandissimo Fans dei Metallica, come vendi c’è un grande giro di Musica all’interno dei RF. Personalmente ascolto anche generi esterni al metal, dei più disparati, ho una visione del panorama musicale abbastanza ampio.

-Progetti per il futuro?

Al momento siamo in piena attività promozionale per Mythos, contiamo di poter dare un degno successore all’album..

-Avete già pianificato delle date dal vivo dopo l'uscita dell'album? Quanto i Raising Fear si sentono una live band?

Abbiamo pianificato, grazie alla nostra agenzia, un Tour di promozione, faremo delle date In Lombardia ed in Veneto, in alcune di esse saremo insieme ai nostri carissimi amici White Skull, speriamo di riuscire ad entrare in qualche festival, per poter raggiungere il maggior numero di persone. I RF sono una Live Band, ancora prima di essere una Band da studio, la giusta dimensione è il Live e tutte le persone che hanno avuto la fortuna di vederci, lo hanno confermato.

-A tal proposito so che è difficile per le band, soprattutto underground, riuscire a suonare dal vivo: mi confermi questo triste dato?

Si è difficile, difficilissimo, per riuscire a collezionare un numero interessante di date, una band deve accollarsi un sacrificio enorme, soprattutto in termini economici, accettare le condizioni a volte più estreme, senza contare la difficoltà di trovare locali che offrano la possibilità alle band di esibirsi, credo che sia proprio una difficoltà legata alla Mancanza di “cultura” della nostra nazione.. siamo la patria della musica e del bel canto, ma non abbiamo la cultura del Live Club.. se ci pensi è incredibile.

-Per concludere, ti chiedo di lasciare un messaggio ai nostri lettori e ai fan italiani dei Raising Fear!

Un grazie a HOLYMETAL.COM per lo spazio che ci ha voluto dedicare e, ci vediamo in sede LIVE… per del Buon sano e Fottutissimo METAL!!!

Intervista di  Tommaso Bonetti

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