Ecco, una delle soddisfazioni maggiori nello scrivere di Heavy Metal è che, a volte, ti capita che uno come Wolf Hoffmann ti chiami a casa!
Sì, perchè lo storico chitarrista degli Accept non è solo un educato e fluente interlocutore ma soprattutto, è un' icona del nostro genere preferito, eccolo qui dunque a raccontarci la nuova versione ed il nuovo album della longeva “must band” teutonica, a voi il resoconto!
Alessio: Ciao Wolf! E' un' immensa gioia averti sul nostro sito ma, iniziamo senza indugi, parlando della reunion degli Accept e del modo in cui avete conosciuto Mark Tornillo.
Wolf: Ciao Alessio, mi fa molto piacere! Per quanto riguarda la reunion, circa un anno fa, nel maggio del 2009, mi trovavo a Philadelphia, nello studio di Peter Baltes, giusto per una rimpatriata fra vecchi amici, solo per scambiare quattro chiacchere e suonare qualche Accept song.
Il fonico di studio, sentendo i brani, ci ha chiesto se poteva contattare per questa jam improvvisata un suo amico che viveva giusto dietro l'angolo, ed ecco quindi entrare in scena Mark Tornillo!
Appena si è messo a cantare, io e Peter abbiamo capito subito che era l'uomo giusto per noi, ovvero un cantante che sapesse rendere bene i pezzi storici di Udo ma, che avesse una propria identità e, dato che Mark è un vecchio fan degli Accept, da una coincidenza è nata la nostra nuova reunion!
A: Andiamo avanti allora a trattare gli Accept “senza Udo”, quali sono le maggiori differenze tra Mark Tornillo e David Reece, così come tra il nuovo “Blood Of The Nations” e il non fortunatissimo “Eat The Heat”?
W: Tutto è completamente diverso! Diverse le voci dei due cantanti, diversi i tempi e a maggior ragione diversissimo il sound dei due dischi.
All'epoca, tentammo di espanderci commercialmente anche sul mercato americano, provando con uno stile più melodico ed un altro tipo di cantante come David ma, come sai, non andò molto bene, né con lui, causa il suo “strano carattere”, né con l'album.
Tutto diverso con “Blood Of The Nations”, dato che volevamo che l'album suonasse Accept al 100% assolutamente senza esperimenti o tentativi commerciali, dando così ai fans ciò che si aspettavano!
A: Hai citato cose come cambi di sonorità e scelte commerciali, posso chiederti allora come è possibile che negli anni '80, dove, anche in Germania, c'erano grandi Heavy Metal bands quali Tyran' Pace, Warrant, Tyrant e via di questo passo, nessuno, tranne voi, sia riuscito ad aprirsi una breccia di successo internazionale, anche sulla scia dei tour mondiali intrapresi dagli Accept?
W: Non devi assolutamente pensare alla scena Metal come quella odierna, dato che negli 80's non c'erano tutti i mezzi di cui possiamo godere attualmente, allora contavano solo i dati di vendita, quindi se volevi avere successo, come ad esempio i Motley Crue o Bon Jovi, potevi arrivarci solo con un disco di platino!
Ecco perchè l'underground, anche tedesco, andò piano piano sparendo con la fine della decade e, ti faccio un esempio, gli stessi Accept con un disco “oscuro” come “Restless And Wild”, vendettero molto bene, ma non abbastanza, l'inizio di “fama” per un certo tipo di Heavy Metal, fu senza dubbio con l'avvento dei metallica e del Thrash, non prima!
A: Cambiamo argomento, hai già parlato del mood di “Blood Of The Nations” ma, ci puoi anche spiegare di cosa parlano i testi e, ovviamente di chi è questo “sangue delle nazioni”? Un'altra curiosità, non pensi forse che “Teutonic Terror” avrebbe reso meglio l'idea di un album targato Accept?
W: Niente di strano in verità, il pezzo parla di militarismo e di tutta la gente che ha versato sangue per la propria bandiera, riguardo all'album, non è un concept e dovevamo solo scegliere una canzone da far diventare title track, non abbiamo optato per “Teutonic Terror”, poiché forse era troppo difficile lo spelling (!) anche se è quella che certamente ci rappresenta meglio!
A: Come è andata invece con Andy Sneap? Vi conoscevate già oppure è stata un'altra grande casualità come l'incontro con Mark?
W: Sì, anche qui una pura coincidenza (che culo! N.d.r.), nel senso che Andy ha sentito che gli Accept erano pronti per il come back, ed essendo lui un grande fan del gruppo, ha saputo darci le idee giuste per rendere il sound “il più tedesco possibile”, come amava dirci durante le sessions!
A: Caro Wolf, torniamo ai giorni nostri, cosa vorresti dire a chi pensa che “senza Udo non ci sono Accept”? Probabilmente è gente che non ha mai sentito parlare dei TT Quick!
W: Sì, anch'io ho sentito e letto di parecchi fans con pregiudizi riguardo il nuovo cantante ma, una volta che il video di “Teutonic Terror” è stato visto, così come chi ha assistito alla ventina di date di riscaldamento con Mark Tornillo, ha dovuto ricredersi su tutto!
Bisognava dare una chance a Mark e non bollarlo subito come “non Accept”, se gli dai modo di fare il suo lavoro (testualmente Wolf dice: “the chance to deliver the goods!” N.d.r.), lui non ti deluderà, infatti ora i critici sono tutti zitti e c'è il silenzio più assoluto!
A: Molti musicisti, per le loro composizioni, sostengono di essere influenzati dal posto in cui vivono e dall'ambiente che li circonda, nel vostro caso, dato che tu vivi a Nashville da anni e Peter a Philly appunto, non mi sembra proprio che “Blood Of The Nations” abbia risentito affatto dello US sound, sei d'accordo?
W: Sono più che d'accordo! Infatti quando ci trasferimmo negli U.S.A., qualcuno disse che gli Accept non erano più una band tedesca (aspettate qualche riga riguardo a questo argomento! N.d.r.), mentre invece sono convinto che noi, come qualsiasi persona che vive in un paese straniero, non ci disabitueremo mai di ragionare e comportarci come dei tedeschi, capisci quello che voglio dire? Le nostre abitudini ed il nostro modo di vedere le cose sono sempre le stesse e “Blood Of The Nations” suona “As german as ever!”
A: Tocchiamo l'argomento più scottante in casa Accept, prima di conoscere Mark, non avevate provato a convincere Udo a tornare con voi? Dalla reunion live del 2005, tutti i fans ci speravano ardentemente e, anche il suo batterista italiano me ne aveva parlato, cosa è andato storto?
W: Guarda, ti dico la verità, Udo è sempre stata la nostra prima scelta ovviamente ma, capisci che suonare con una persona che può farlo soltanto per un mese o due, dato che ha degli impegni con la sua band, è molto poco entusiasmante, poi sinceramente è una scelta che non capisco, dato che come Accept avrebbe avuto più visibilità che in qualità di U.D.O.
Poi, l'ultima speranza è stata spenta un anno e mezzo fa quando Udo, tramite il sito ed il suo manager, ha dichiarato di non volerne più sapere di una reunion con noi, quindi, dal canto nostro, quando si è presentata l'occasione in modo casuale con Mark, non ci abbiamo pensato due volte e attualmente la “chimica” della band è grande, quindi non ci poniamo limiti!
Hai detto batterista italiano nella domanda? A chi disse che gli Accept non sono più una band teutonica da quando io e Peter stiamo negli States, volevo rispondere che anche lo stesso Udo, che dovrebbe essere “il più tedesco”, ha una line up variegata e che, lui stesso, vive in Spagna, quindi, a buon intenditor...
A: L'ultima domanda Wolf, ho guardato sul vostro sito: http://www.acceptworldwide.com/
le date live e, purtroppo l'italia è ancora fuori, saremo così fortunati dal rivedervi on stage a breve?
Già che ci sono ti ringrazio ancora dell'immenso onore e piacere che mi hai fatto chiamandomi, chiudi come vuoi salutando i lettori di Holy Metal!
W: Sì Alessio, è solo una questione di tempo e vedrete di nuovo gli Accept in italia!
Dato che a noi fa molto piacere suonare in Europa e naturalmente da voi, dato che c'è sempre stato uno zoccolo duro di fans e poi, diciamocelo, in italia ci sono un sacco di belle e buone cose, come: il clima, le belle ragazze, il cappuccino, l'espresso e l'arrosto (questi ultimi 3 li dice in italiano!), forse la musica non è il massimo ma, come ti ho detto ci sono tanti altri motivi!
Anch'io ho gradito molto l'intervista, grazie ancora e, hai lettori di Holy Metal dico che ci vedremo sotto al palco quando gli Accept arriveranno da voi, a presto e, ascoltatevi il nuovo album!
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.